Cut - Il Taglio delle Gemme
“In natura, le superfici delle gemme sono generalmente opache e prive di lucentezza; la loro forma è irregolare e la loro massa è permeata da difetti e imperfezioni.”Oliver Cummings Farrington (1864-1934), Gems and Gem Minerals
Tagli e forme classiche
Uno dei più grandi equivoci sul “taglio” riguarda l’entità del suo contributo al valore complessivo di una gemma. In una famosa pubblicazione in materia si legge: “Il taglio è soggettivo e può avere scarsa o nessuna influenza sul prezzo di vendita”. In realtà non è così: il taglio è la seconda qualità più importante da ricercare in una gemma. Perché? Anche se il cristallo grezzo di una gemma colorata possiede un colore eccellente, un taglio mal fatto può influire negativamente sul modo in cui il colore viene trasmesso all’ occhio dalla gemma rifinita. Al contrario, un cristallo grezzo di un colore di qualità media, può essere valorizzato da un buon taglio. Un taglio abilmente eseguito può anche ridurre l’impatto delle inclusioni, collocandole in punti non immediatamente evidenti.
L'arte di tagliare le gemme è antica di migliaia di anni e consiste nel trasformare i cristalli grezzi in gemme splendenti di vivida luce. È l’arte di imprimere alla gemma una forma determinata, di liberarne la lucentezza, il colore e la luminosità. I tagliatori di pietre possono scegliere fra due stili diversi:
- Gemme sfaccettate: Gemme con forme geometriche e superfici piatte lucidate. Oggi le gemme sfaccettate corrispondono allo stile più diffuso, ma non è sempre stato così. Voi, grandi amanti di cabochon e cammei (gemme scolpite in rilievo), lo sapevate che gli antichi Romani consideravano volgare indossare gemme sfaccettate?
- Gemme non sfaccettate: Gemme che non hanno forma geometrica o superfici piatte lucide, come i cabochon. Quella a cabochon (“caboche” è un’antica parola franco-normanna che significa testa) è un’antica tecnica di taglio e politura ancora oggi apprezzata in virtù del suo fascino antico, specialmente per le gemme dai colori intensi.
Le diverse parti di una gemma. A causa della natura sferica della maggior parte delle gemme grezze, l’ovale è la forma più comune perchè ne bilancia in modo ottimale il peso e la bellezza.
A causa delle loro diverse proprietà ottiche, per le gemme colorate non esiste un ideale “taglio brillante” come per i Diamanti. Lo stile, il taglio e la forma scelta dai tagliatori dipendono da tipo, forma e qualità della gemma grezza. Il taglio di una gemma influisce direttamente sul suo valore complessivo: è il taglio a determinare il modo in cui una gemma restituisce all’occhio il proprio colore.
Il tagliatore si deve destreggiare fra bellezza e considerazioni di ordine commerciale quali, ad esempio, la conservazione del peso in carati; deve ricercare cioè il miglior compromesso fra l’aspetto e le dimensioni di una gemma finita, tenendo presente che il suo valore dipende anche dal suo peso in carati. L’intento di mantenere l’angolo critico di una gemma (l’angolo di massima rifrazione) si traduce spesso inevitabilmente in una gemma di dimensioni più ridotte. Se si accetta una piccola ridondanza del padiglione, la gemma potrà avere un peso maggiore ma non la sua migliore lucentezza. A volte prendere una decisione è estremamente difficile, è più una cosa da indovini che da professionisti del campo!
A volte le dimensioni di una gemma sono importanti e “grande” può significare bello, ma non è sempre così. Spesso la bellezza può essere sacrificata per ridurre al minimo la perdita di peso e viceversa.
Il taglio rotondo a “brillante” possiede l’angolo e le proporzioni un tempo ritenute necessarie per dispiegare a pieno la dispersione ottimale della luce (bagliori fiammeggianti di colore), lo sfavillio (gioco di luci) e la caratteristica brillantezza (riflessi di luce bianca). Usato anche per altre gemme, il taglio a “brillante” venne introdotto specificamente per i Diamanti. Il numero di faccette standard nel taglio a “brillante” è di 57 (o 58 se si tiene conto anche della tavola). Il taglio a “brillante” fu messo a punto da diversi tagliatori, fra i quali Vincenzo Peruzzi (veneziano del ‘700), Henry Morse (che nel 1860 fondò a Boston, Massachusetts, il primo laboratorio in America per il taglio dei Diamanti) e il genio matematico russo Marcel Tolkowsky (membro di una grande e potente famiglia che si occupava di Diamanti, nell’opera “Disegnare diamanti” (1919) espose il suo metodo per calcolare i tagli necessari per creare l’ideale taglio a “brillante”).
Le varie fasi del taglio di una gemma sono la sezionatura (detta a volte impropriamente taglio), la sbozzatura, la sfaccettatura e la politura. Nella prima fase la gemma grezza viene tagliata a fette mediante una sega circolare a polvere di diamante; i frammenti così ottenuti vengono sbozzati mediante una mola verticale al carburo di silicio. Poi sopra i lapidelli (dischi rotanti orizzontali operati a mano), il tagliatore procede a dare alla gemma una sfaccettatura e una forma rifinita. L’ultima fase, la politura, eseguita su piastre rotanti a pasta di diamante, le conferirà la sua massima lucentezza e splendore.
Ma come si distingue un taglio buono da uno cattivo? Nessun taglio è più bello di un altro in assoluto, molto dipende dalla magia della natura e dall’arte del tagliatore.
Problematico è il rapporto fra forma e taglio. A volte significano la stessa cosa (un “taglio Princess” è sempre di forma quadrata) e a volte no (un “taglio a gradino” può essere quadrato, rettangolare o ottagonale). Molti esperti di gemme utilizzano entrambi i concetti indifferentemente; ma il taglio non è solo la forma della gemma, esso implica anche le diverse tecniche di taglio usate per portare la gemma dallo stato grezzo alla forma finita. La forma di una gemma ne influenzerà l’aspetto complessivo, ma se è sfaccettata in modo appropriato, la sua forma non ne influenzerà necessariamente il valore. A causa della qualità sferica di molte gemme grezze, l’ovale è la forma più comune per le gemme colorate, perchè ne bilancia in modo ideale bellezza e peso. Una volta stabilita la vostra preferenza in materia di forma, attenetevi semplicemente alle seguenti indicazioni:
- Colore omogeneo, uniforme, senza aree diversificate, è una caratteristica delle gemme di varietà bicolore. Ricordate: le gemme sono fatte per essere viste dalla tavola (faccia superiore) in giù.
- Equilibrio, simmetria e proporzione. Alcune gemme dal “taglio fancy” sono tagliate in modo deliberatamente asimmetrico, ma questa non è assolutamente una regola. Un taglio Fancy può essere la variante di un taglio classico, diretto a creare l’illusione di maggiore grandezza o perfezione, a giocare con la forma naturale della gemma grezza, oppure una nuova forma rivoluzionaria resa possibile dal progresso nella tecnologia del taglio.
- Altezza della corona e profondità del padiglione: di solito la proporzione della corona varia tra la metà e un terzo della profondità del padiglione.
- Lucentezza: ricordiamo che la lucentezza varia per differenti varietà di gemme. Alcuni libri suggeriscono di cercare sempre “una bella gemma”, ma se la specie non è nota per la sua lucentezza, il consiglio può portare fuori strada.
- Purezza (quantità e distribuzione delle inclusioni): ricordiamo ancora che le inclusioni sono più o meno accettabili a seconda dei vari tipi di gemme.
- Buona politura: senza scalfitture visibili o graffi di politura.
- Estensione del padiglione e circonferenza della cintura accettabili.
- Affilatura delle giunture fra le faccette.
- La maggior parte del peso di una gemma è valutabile osservandola dalla faccia superiore in giù.
L’illustrazione riporta alcuni tipi di taglio praticati sin dall’antichità. L’arte di tagliare le pietre, una vera e propria arte, si è evoluta nel corso di migliaia di anni. Il taglio a cabochon era inizialmente l’unico taglio praticato. Rifacendosi alla naturale sfaccettatura della struttura cristallina delle pietre, nel corso del tempo, il tagliatore ha messo a punto modalità di taglio sempre più complesse. Il primo in ordine di tempo è stato quello di rimuovere il vertice dei cristalli. Negli ultimi cento anni, il progresso tecnologico ha consentito ai tagliatori di introdurre alcune straordinarie innovazioni. Nuovi tagli come il Wobito Snowflake (Fiocco di Neve Wobito) sarebbero stati difficili, se non impossibili, da eseguire 200 anni fa.
Si presume spesso che solo gemme di bassa qualità possano venir tagliate a cabochon e quindi non sfaccettate. In realtà si tratta esclusivamente di una scelta personale e oggi molte gemme di buona qualità vengono tagliate secondo entrambi gli stili. Di conseguenza, bisogna evitare di trarre conclusioni sulla qualità basate esclusivamente sulla tipologia di taglio!