Le pietre di nascita

In passato era usanza indossare ogni mese una gemma diversa, così ebbe origine la tradizione di associare una pietra preziosa come portafortuna per ogni mese dell’anno.

La consuetudine popolare di indossare le pietre del mese, o pietre portafortuna, ebbe origine in Polonia e risale al XV secolo, ma queste gemme sono entrate a far parte della cultura occidentale attraverso il pettorale di Aronne (Esodo 28:15-30). Noto come il “pettorale del giudizio”, veniva indossato dai sacerdoti ebraici nel corso delle cerimonie religiose. Era ornato da dodici gemme che corrispondevano alle dodici tribù di Israele e allo stesso tempo rappresentavano sia i dodici segni dello zodiaco che i dodici mesi dell'anno.

Poichè non è affatto facile stabilire senza una opportuna conoscenza scientifica, ovvero senza il supporto della gemmologia, quale differenza ci sia tra gemme dello stesso colore, le gemme non venivano sempre classificate in base alla loro specie minerale. E poichè un tempo sulla base della corrispondenza del colore, gemme diverse erano comunque note sotto lo stesso nome, risulta alquanto incerto ad oggi quali fossero esattamente le gemme incastonate nel pettorale. Questo ha dato origine ad una serie di liste differenti di pietre del segno zodiacale in base al luogo e al periodo in cui furono redatte.

La prima lista “ufficiale”fu messa a punto nel 1912 dai Jewellers of America (un tempo noti come la American National Association of Jewellers). Di seguito è riportata la lista delle pietre zodiacali inizialmente proposta nel 1952 dal Jewellery Industry Council e successivamente revisionata dalla AGTA, ovveo la American Gem Trade Association.

Si può scegliere la pietra del mese, o pietra portafortuna, in occasione di un compleanno, di un anniversario o di qualunque altro evento significativo. Ma sapevate che, in passato, era usanza indossare ogni mese una gemma diversa e che nel Medioevo si credeva che i poteri delle pietre potessero rafforzarsi nei loro mesi corrispondenti? La lista di queste particolari caratteristiche è alquanto ricca- attraverso la tabella è possibile dare un rapido sguardo alla forza e all’energia, che dovrebbero originarsi dalle pietre del mese o, anche note come pietre portafortuna.

Gennaio

Granato

Granato

Il Granato è un esempio di una cosiddetta „Soluzione solida di isomorfi“.

In poche parole, tutti i Granati hanno la stessa struttura cristallina, ma si differenziano significatamente nella loro composizione chimica, nelle loro proprietá fisiche (ad es. durezza e densitá) e nel loro colore. Naturalmente è possibile scegliere alcuni dei migliori granati principalmente osservandone il colore e in questo caso la pietra preziosa vanta una grande varietá di colori come ad esempio il blu, il verde, l´arancio, il rosso e il giallo.

Storia del Granato rosso

La varietá più conosciuta del Granato è sicuramente quella rossa o rossastra (Granato Mozambico, Rodolite), che veniva estratta e lavorata fin dall´antichitá. Insieme al Rubino e allo Spinello, i Granati erano conosciuti nel Medioevo come „carbonchio“. Il suo nome deriva inoltre dalla somiglianza del suo colore con i semi del melograno (dal latino „granatus“). A lungo questa gemma, grazie al suo fuoco e alla sua luce, fu adoperata come simbolo di fede, veritá, cavalleria, lealtá e onestá. I vichinghi credevano che il Granato illuminasse il percorso per Valhalla, mentre i musulmani credevano che il Quarto Cielo venisse illuminato proprio da questa gemma. Sembra inoltre che il Granato venisse usato dai crociati cristiani come pietra protettiva incastonata nelle loro armature, in quanto simbolo del sacrificio di Gesù Cristo.

Febbraio

Ametista

Ametista

L´Ametista – Una delle pietre preziose più antiche del Mondo

L´Ametista, una varietá violetta del Quarzo, possiede una lunga ed eccezionale storia: ritrovata come reperto archeologico in una grotta della Francia, fu usata per creare gioielli fin dall´eta preistorica. Questo fa dell´Ametista una delle gemme più lungamente usate nel mondo! Non c´é da meravigliarsi quindi che esistano una moltitudine di leggende e tradizioni legate ad essa.

Apprezzata da Imperatori e Papi

Il nome Ametista risale all´antichitá e deriva dalla traduzione greca di „non ubriaco“, poichè si riteneva che la pietra potesse proteggere dall´effetto inebriante dell´alcool. Inoltre durante l´Impero Romano il colore viola era simbolo del potere dei Cesari. Molte delle Ametiste venivano utilizzate per impreziosire i ritratti degli Imperatori, il cui taglio impressiona ancora oggi per la sapiente lavorazione.

Anche per la Chiesa cattolica, l´Ametista ha sempre rappresentato un grande potere simbolico. Il colore viola, giá nella Grecia antica, veniva associato al vino rosso. I quarzi violetti incastonati negli anelli vescovili, simboleggiano il vino dell´ultima cena. Questo ha reso l´Ametista per lunghi secoli la gemma dei re, del clero e della nobiltá e fu considerata allo stesso valore del Rubino, dello Smeraldo e dello Zaffiro. Nel 18° e 19° secolo, in Europa, le miniere di questa gemma andavano esaurendosi, soprattutto nelle zone degli Urali e nella vicinanze di Idar-Oberstein. Quasi contemporaneamente vennero però scoperte nuove miniere in Brasile, dove si potevano estrarre Ametiste di ottima qualitá e incredibile grandezza. In seguito l´Ametista divenne una pietra preziosa molto utilizzata anche dalla borghesia.

Il colore prima di tutto

Ancora oggi l´Ametista, a causa della sua popolaritá tra i collezionisti, è una delle varietá di quarzo più importanti. Quando si pensa a una gemma viola, viene subito in mente l´Ametista, mettendo in secondo piano tutte le altre gemme dello stesso colore. Dal momento che l´Ametista si presenta come una gemma eye-clean e con pochissime inclusioni, il colore è l´attributo che ne determina il valore. Le Ametiste prendono il colore dal ferro contenuto in esse. Il ferro fa in modo che i colori giallo e verde della luce incidente vengano assorbiti e la pietra preziosa si mostri di un colore violetto.

Varietá dal Sudamerica e dall´Africa

L´Ametista si presenta in diverse varietá di colore: i toni pastello si mischiano a tonalitá di viola scuro, e sono presenti anche tonalitá di verde, giallo e multicolori. La più grande quantitá di Ametista proviene dal Sudamerica o dall´Africa. Il Brasile è fino ad oggi uno dei Paesi fornitori più importanti: nessun altro Paese produce Ametiste in cosí grande quantitá. Le più famose provengono dalla regione nord orientale di Brejinho o dallo stato federale meridionale di „Rio Grande do Sul“ (Il Grande Fiume del Sud), particolarmente conosciuto per la sua ricchezza di Ametiste. Altre gemme vengono trovate al confine del Brasile e si estendono anche oltre, fino al vicino Uruguay.

L´Ametista Uruguay si distingue per il suo colore viola scuro ed è stimata dagli esperti per i suoi lampi di colore rosso. Dallo Stato africano orientale dello Zambia proviene un´Ametista che mostra sotto i raggi del sole un porpora altrettanto ricco. Rispetto al Sudamerica in Zambia vengono però estratte gemme più piccole.

Marzo

Acquamarina

Acquamarina

L´Acquamarina – Una pietra dai colori del mare

Nessuna pietra preziosa è cosí fortemente connessa al mare come l´Acquamarina. I suoi colori, che variano dal blu chiaro al blu scuro e il suo corpo brillante ricordano un Oceano dalle acque cristalline. Questo spiega il nome di questa gemma, che deriva dal latino „aqua marina“ che significa appunto „acqua del mare“. L´Acquamarina appartiene alla famiglia minerale dei Berilli ed è quindi direttamente connessa con lo Smeraldo, la Goshenite, l´Eliodoro, la Morganite e il Berillo rosso.

L´Acquamarina e il mare

Da secoli le persone associano l´Acquamarina al mare, e da sempre si tramandano di questo Berillo le storie più interessanti. Ad esempio i marinai credevano che un amuleto di Acquamarina donasse loro coraggio. Durante una tempesta erano soliti gettare questi amuleti in mare, per placare l´ira del Dio Poseidone. Esistono anche statue di Poseidone impreziosite da questa fantastica gemma. In Thailandia si credeva che l´Acquamarina proteggesse dal mal di mare, e veniva indossata anche per evitare un annegamento. Inoltre gli occhi di molte statue furono adornati da Acquamarine come simbolo di grande valore. Un´antica leggenda narra che in questi occhi di Acquamarina fosse possibile vedere il futuro.

L´Acquamarina della regina

La regina Elisabetta II, il capo di Stato della Gran Bretagna, ricevette per la sua incoronazione nel 1953 un collier di Acquamarina in platino, impreziosito anche da diamanti, e da orecchini in abbinato. Questi gioielli, con Acquamarine particolarmente grandi e pure, furono un regalo del Presidente e del popolo brasiliano. Alla regina piacquero cosí tanto questi gioielli, che qualche anno dopo decise di commissionare una Tiara con la stessa tipologia di gemme. Si suppone che la regina fece utilizzare le Acquamarine di una precedente Tiara, donatale dal governatore dello stato brasiliano di São Paulo. La Tiara e il collier furono in seguito di nuovo lavorati, in modo che la regina potesse indossare anche una spilla, ricavata da una parte dell´Acquamarina. Questo set di gioielli unici della regina è conosciuto come „La parure di Acquamarine brasiliane“ (una parure è un set di gioielli, tipicamente formato da collier, orecchini, spilla e in alcuni casi da un bracciale). Anche al giorno d´oggi la regina è solita indossare questo set.

Aprile

Diamante

Diamante

Il Diamante – Il re delle pietre preziose

I Diamanti sono senza dubbio le più famose e amate pietre preziose del mondo. In molte parti del mondo gli anelli con Diamanti sono il classico regalo di nozze o di fidanzamento. Per questo ed altro i Diamanti sono fino ad oggi le più importanti gemme del mondo.

Da una pietra preziosa indiana a una pietra preziosa mondiale

Le prime miniere di Diamanti furono scoperte in India intorno all´800 a.c. e sono rimaste per molti anni le uniche miniere conosciute nel mondo. Grazie all´espansione dei suoi territori, Alessandro Magno fu il primo a portare il Diamante in Europa. Nei secoli successivi si stabilí un vivace commercio di Diamanti dall´India all´Europa, soprattutto durante il periodo della Repubblica di Venezia (15° secolo ca.). Il monopolio dei Diamanti da parte dell´India durò fino al 18° secolo, poichè nel 1725, in Brasile, fu scoperta una nuova miniera. Infine, dopo circa 150 anni, alla fine del 19° secolo, una nuova miniera fu scoperta anche in Sudafrica. In poche parole: per quasi 100 anni vi erano soltanto 3 Paesi in cui venivano estratti i Diamanti! Soprattutto in Sudafrica dopo le scoperte di alcuni giacimenti si scatenò una vera e propria corsa al Diamante. Durante il XX° secolo alla lista di giacimenti si aggiunsero ancora più Paesi in Africa, ma anche Canada, Australia e Russia (Siberia). Nonostante sia una pietra preziosa relativamente comune, la continua domanda mondiale e la difficoltá di commercio, rendono il Diamante una gemma ancora non a buon mercato. Nessun altra pietra preziosa viene giudicata cosí attentamente e categorizzata, prima che arrivi sul mercato. Le qualitá più importanti di valutazione di un Diamante sono le famose „Quattro C“: il taglio (dall´inglese „cut“), la purezza („clarity“), il colore („colour“), e il peso in carati („carat“).

Purezza e colore

La forma della gemma grezza determina anche la forma del taglio finale della pietra. Per ogni gemma grezza viene stabilita l´esatta quantitá di materiale inutilizzabile che verrá rimossa. Naturalmente si cercherá di rimuovere il meno possibile, anche dove comunque siano presenti parti con inclusioni o con colori irregolari, che vengono sacrificati solo per ottenere un risultato migliore. La rimozione di queste inclusioni naturali dalla gemma grezza viene effettuata per far raggiungere al Diamante la maggiore purezza possibile, in modo che la luce incidente possa penetrare nella gemma senza ostacoli. Queste inclusioni sono formate da piccoli Minerali che si mischiano ai cristalli del materiale grezzo. Solo i Diamanti purissimi, se ingranditi 10 volte al microscopio, non presentano nessuna di queste inclusioni. La purezza, oltre alla sua raritá, giocano dei ruoli fondamentali per stabilire il prezzo di un Diamante. Ad occhio nudo le differenze fra un Diamante purissimo o uno SI con piccole inclusioni sono molto difficili da percepire. I Diamanti possono avere varie colorazioni, e tra queste, le più diffuse sono la bianca e la gialla. Queste tonalitá vengono anche classificate secondo una scala di colori. Anche in questo caso è difficile riconoscere ad occhio nudo la differenza tra un Diamante incolore e uno leggermente colorato. Si stima che circa un Diamante su diecimila abbia un colore diverso da quello della scala di colore Bianco-Gialla. Naturalmente i anche i Diamanti colorati sono straordinariamente rari. Lo svantaggio di questa raritá è che il mercato di questi Diamanti si sta sviluppando molto lentamente. Nel frattempo, esistono molti validi esemplari di Diamanti colorati da collezione, come quelli della famosa miniera australiana di Argyle.

Straordinari carati, straordinari prezzi

Nelle aste pubbliche di gioielli, in particolare alla Borsa dei Diamanti di Anversa, si possono ottenere Diamanti colorati al miglior prezzo. Gli esemplari più cari provengono dal Sudafrica o dall´Australia. Attualmente il prezzo più alto mai pagato appartiene al Diamante „Pink Star“ di 59,6 carati, valutato più di 83 milioni di dollari. Calcolando il prezzo al carato della pietra preziosa, ogni carato di questo Diamante ha un valore di 1,39 Milioni di dollari. In questa categoria, ovvero prezzo per carato, sono attualmente i Diamanti rossi australiani i più commercializzati. Il prezzo si aggira intorno ai 2 milioni di dollari a carato. Questi Diamanti colorati naturali stupiscono per la loro bellezza e assoluta raritá, anche se tuttavia, è molto raro trovare sul mercato pietre al di sopra di un carato. I Diamanti più grandi e famosi provengono dal Sudafrica. Al primo posto di questa lista si trova il „Golden Jubilee“, un Diamante giallo-marrone di 545,67 carati, di proprietá della famiglia reale di Thailandia. Appena dietro, in seconda posizione troviamo la „Grande Stella d´Africa“ chiamata anche „Cullinan I“, del peso di 530,2 carati, che impreziosisce lo scettro reale britannico. Questi due Diamanti si trovano in due diverse casate reali e non sono stati, e probabilmente non verranno mai, commercializzati. Pertanto, è impossibile stabilire il valore effettivo di queste gemme.

Maggio

Smeraldo

Smeraldo

Lo Smeraldo – Il fuoco verde del mondo delle gemme

„Smaragdos“ è una parola greca che in italiano si potrebbe tradurre come „pietra preziosa verde“. Il nome dello Smeraldo richiama infatti il suo marchio di fabbrica che lo contraddistingue: la più elegante tonalitá di verde del mondo delle gemme. I più ricercati sono gli esemplari con una grande brillantezza (la quantitá di luce che viene riflessa all´interno della gemma), conosciuta anche con il nome di „fuoco verde“.

Il colore di questa ambita pietra preziosa nasce dalla combinazione di Cromo, Vanadio e Ferro. A seconda della quantitá di questi elementi nel cristallo del Berillo si avranno ineguagliabili verdi che rendono lo Smeraldo una gemma indimenticabile.

Ogni giardino è unico

Ogni Smeraldo ha una quantitá differente di inclusioni, che nella loro complessitá vengono chiamati „Jardin“ (dal francese „Giardino“). I diversi tipi di inclusioni possono essere, a seconda del luogo di scoperta, veramente differenti, e solo gli esperti di gemme riescono talvolta a differenziarle a occhio nudo. Gli Smeraldi colombiani ad esempio hanno spesso delle inclusioni „trifasiche“, ovvero, ogni inclusione si compone di una fase solida, di una fase liquida, e di una fase gassosa. Non tutti gli Smeraldi colombiani, sono però provvisti di questa particolare struttura.

Giugno

Alessandrite

Alessandrite

In questo mese sono ben 3 le pietre preziose di nascita di Giugnio: Alessandrite, Pietra di Luna e Perla, che si differenziano per struttura, varietá di colore ed effetti ottici.

Questa particolare varietá di Crisoberillo è la più „giovane“ tra le pietre di nascita di Giugno. L´Alessandrite fu infatti scoperta alla fine del 19° secolo, e secondo una leggenda, proprio successivamente al compleanno dello Zar Alessandro II, nel 1830. L´Alessandrite è molto conosciuta e desiderata grazie alla sua ineguagliabile cangianza.

Questa particolaritá si verifica grazie alla presenza dell´elemento Cromo. L´Alessandrite mostra alla luce del giorno un colore che varia dal Verde-blu fino a un verde scuro. Alla luce artificiale questo Berillo assume invece un colore che varia dal porpora al rosso.

Una pietra rara ma estratta in tutto il mondo

L´Alessandrite proviene originariamente dalla Russia, ma le riserve degli Urali sono esaurite da lungo tempo. Nel frattempo l´ambita gemma cangiante è stata estratta sopratutto in Brasile, Birmania, India, Madagascar, Mozambico, Zimbabwe, Sri Lanka e Tanzania. Una delle Alessandriti più belle è sicuramente quella che proviene dal distretto di Tunduru in Tanzania. La regione di Tunduru si trova a sud del Paese, vicino al Mozambico, ed è famosa per la grande quantitá di Crisoberilli estratti negli anni ´90. Tutte le miniere delle aree facilmente accessibili sono ormai da tempo esaurite, per questo motivo è possibile trovare queste pietre preziose cangianti soltanto in poche zone remote. Le Alessandriti di Tunduru sono gli esemplari più incredibili di questa varietá e sono allo stesso tempo anche i più rari.

 

Pietra di Luna

Pietra di Luna

„La luce della Luna che risplende attraverso un delicato velo di nubi“.

Cosí potrebbe essere descritta a prima vista la Pietra di Luna. E´una pietra preziosa che fa parte della famiglia dei Feldspati e possiede un bagliore che varia dal blu all´argento, in combinazione con un´elevata purezza. Questo delicato luccichío che caratterizza la Pietra di Luna, viene chiamato „adularescenza“.

Mistica della Luna

Esistono vari miti e leggende che hanno come protagonista la Pietra di Luna. Nell´antichitá i Romani credevano che questa pietra preziosa mostrasse il volto di Diana, la dea della Luna. Una leggenda asiatica narra che la pietra di Luna veniva chiamata anche „Senza lacrime“ poichè se la Luna è visibile in cielo, non ci sono nuvole e probabilmente neanche pioggia. Nella mitologia Hindù questa gemma possiede intrappolati al suo interno dei raggi di Luna. La Pietra di Luna veniva usata anche come regalo per gli amanti, poichè le si attribuiva la facoltá di risvegliare teneramente la passione.

Perla

Perla

Ogni Perla è un prodotto naturale unico nel mondo delle gemme. E´costituita da migliaia di strati di materiale trasparente, la Madreperla. Questa gemma organica si forma quando un corpo estraneo si inserisce all´interno di un mollusco o di un´ostrica. Il sistema immunitario del mollusco reagisce a questo corpo estraneo, avvolgendolo di Madreperla. Col passare degli anni questi strati di Madreperla sovrapposti formeranno una magnifica Perla.

Grazie alla moderna coltivazione delle Perle queste gemme organiche non sono più riservate solo a nobili e governanti, e sono disponibili anche in forme e colorazioni differenti. Qualunque sia la forma preferita, la bellezza di una Perla si misura sempre dal gioco d´insieme dei colori dei corpi perlacei, dal lustro e dall´oriente.

Il nobile Oriente

Una Perla nobile mostra non solo un meraviglioso lustro (la superficie lucida), ma anche delle ottime sfumature di colore. Il cosiddetto „Oriente“ è un effetto ottico che rende la superficie della perla traslucida, ed è caratterizzata da un punto di luce ben definito che si osserva persino quando la pietra è posta in ombra. Ad esempio le Perle di Tahiti sono conosciute per il loro splendente oriente, che può essere verde, blu, rosa o violetto, come delle bellissime piume di pavone.

La Peregrina – La vagabonda

Una delle Perle più famose del mondo è probabilmente „La Peregrina“, una Perla a forma di pera. Il nome Peregrina proviene dallo spagnolo e potrebbe essere tradotto in italiano come „Vagabonda“ o „Pellegrina“. Questa Perla dal peso di 11,2 grammi fu scoperta da uno schiavo africano sull´isola di Santa Margarita, nel Golfo di Panama. Il governatore del luogo Pedro de Temez concesse la libertá allo schiavo in cambio della Perla che successivamente donò al suo Re, Filippo II di Spagna. Cosí questo nobile gioiello arrivò tra le mani della sua amata, la regina Maria I d´Inghilterra, conosciuta anche con il nome di „Maria la sanguinaria“ (in inglese „Bloody Mary“). Questo soprannome si deve al fatto che fece giustiziare più di 300 oppositori religiosi protestanti. Dopo la sua morte la Perla rimase tra i gioielli della corona spagnola, finchè il fratello di Napoleone Bonaparte portò nel 1813 in Francia una parte dei gioielli della corona spagnola da lasciare in ereditá a suo nipote, Napoleone III di Francia, il quale dopo essere stato esiliato in Inghilterra, vendette la Perla a una famiglia nobile. Nel 1969 fu acquistata infine dalla celebre casa d´aste Sotheby´s. L´attore Richard Burton comprò la Perla per sua moglie Elizabeth Taylor come regalo per San Valentino. Come parte della „Elizabeth Taylor Collection“, La Peregrina fu poi venduta nel 2013 a un nuovo acquirente incastonata in un collier di Diamanti per 11 milioni di dollari.

Luglio

Rubino

Rubino

Il Rubino – Passione in forma di gemma

La parola latina „ruber“ da origine ad una delle gemme più conosciute al mondo e significa naturalmente „rosso“. Il Rubino accompagna l´umanitá da circa 2500 anni ed è riconosciuto come uno dei „grandi 4“: gli altri sono Diamante, Smeraldo e Zaffiro. La sua popolaritá è facilmente verificabile; basta infatti chiedere a qualsiasi persona anche non interessata ai gioielli, quale potrebbe essere una pietra preziosa di colore rosso. Noterete che la sua risposta sará con grande probabilitá Rubino.

Una nobile parentela

I Rubini appartengono, insieme agli Zaffiri, alla famiglia minerale dei Corindoni. Le gemme appartenenti a questa famiglia sono allocromatiche e per questo vengono colorate da agenti naturali esterni. Rubino e Zaffiro prendono il loro colore da elementi come Cromo, Ferro e Titanio. Inoltre i Corindoni hanno in natura alcune piccole inclusioni visibili ad occhio nudo. Per questa caratteristica i Rubini e gli Zaffiri sono classificati come gemme di tipo II. In confronto agli Zaffiri i Rubini hanno spesso tali inclusioni e sono più piccoli. Sono queste inclusioni, che rendono ogni Rubino unico e sono alla base di due diversi effetti ottici, che in rari casi possono essere presenti in un Corindone.

L´Occhio di Gatto e l´effetto stellato

Le inclusioni naturali del Rubino possono in rari casi provocare due eccezionali effetti ottici: il gatteggiamento (chiamato anche „occhio di gatto“) e l´asterismo („effetto stellato“). In entrambi i casi questi effetti sono formati da lunghe inclusioni aghiformi di Rutilo. Per creare l´effetto „occhio di gatto“, questi aghi di Rutilo devono essere presenti parallalelamente; in questo modo la luce che si rifletterá sul Rubino mostrerá come un´asola a forma di pupilla di gatto. Affinchè sia visibile una stella sulla superficie della gemma è invece necessario che gli aghi di Rutilo siano posizionati almeno in due direzioni opposte. In entrambi i casi l´effetto viene messo in risalto specialmente quando la pietra preziosa viene illuminata da un raggio di luce diretto. Un rubino con queste rare caratteristiche è meraviglioso e sicuramente merita di far parte della collezione di gioielli di ogni amante dei Rubini.

La sua bellezza proviene da dentro

Un rubino è sempre di colore rosso, anche se sono presenti leggere variazioni di tonalitá. Per questo, si può dire che anche nei Rubini più pregiati sono presenti influssi di colore che possono variare fino al 20% il tono di colore. I rubini sono infatti pleocroici, vale a dire che possono mostrare variazioni di colore osservando la gemma da punti diversi. In questo caso, il Rubino, può mostrare colori secondari come l´arancio, il rosa, il lilla o il voletto.

Miti e leggende

Come per molte altre pietre preziose, gli uomini hanno tramandato nei secoli un´infinitá di storie e leggende riguardo il rubino. Molte di queste leggende hanno origine nei primi luoghi di ritrovamento del Rubino, come ad esempio lo Sri Lanka (conosciuto in passato come Ceylon), o dall´odierno Myanmar (un tempo chiamato Birmania). Una antica leggenda birmana parla di un serpente gigante che covava 3 uova. Il primo uovo si schiuse e nacque il Re di Pagan (sovrano per lunghi anni del regno birmano), dal secondo nacque l´Imperatore della Cina e dal terzo nacque uno strano seme che si sviluppò e divenne un Rubino birmano. Nell´antica Ceylon gli uomini credevano che questa gemma prendesse forma dalle lacrime di Buddha. Anche nella Bibbia viene citato l´ambito Corindone, come ad esempio nel Vecchio Testamento (Ezechiele 28,13 : Eri nell'Eden il giardino di Dio; eri coperto d'ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi e oro).

Prezzi record

La casa d´aste Sotheby´s nel 2014 ha venduto il più caro Rubino del mondo. Il pesante Rubino birmano Graff di 8,62 carati è stato incastonato in un anello e venduto per circa 8,6 milioni di Dollari dal gioielliere Laurence Graff, dal quale la pietra ha preso il nome. Il fatto che questo Rubino sia stato venduto a circa 1 milione di Dollari a carato è sicuramente un record. Ma naturalmente ogni record è fatto per essere superato, e cosí nel maggio 2015 la casa d´aste Sotheby´s ha venduto un Rubino da 25,59 carati per la cifra record di 27 milioni di Dollari. Questa fantastica gemma dal taglio a cuscino prese il nome di „Sunrise Ruby“. Gli esperti avevano valutato prima dell´asta il Rubino tra i 12 e i 18 milioni di Dollari.

Agosto

Peridoto

Peridoto

Non è certo un caso che il Peridoto sia stato designato come pietra di nascita del mese di Agosto: ne esistono diverse varietà con differenti sfumature, che partono dal verde puro attraverso una combinazione di tonalità fino al giallo intenso. Questa combinazione di piacevoli colori chiari permette di lasciare il pensiero libero di fantasticare e correre attraverso prati estivi.

Nel Peridoto, ciò che determina la tonalitá di verde, è il rapporto tra i due elementi contenuti, ovvero il ferro e il magnesio. è infatti molto semplice: maggiore è il contenuto di ferro nel Peridoto e maggiore sará la sua intensitá di verde.

Oltre ai suoi colori accattivanti il Peridoto possiede la proprietà di sezionare la luce che lo colpisce in due fasci. Questo fenomeno produce un effetto che mostra il doppio delle sfaccettature ed è perciò chiamato birifrangenza. Con l´aumento delle dimensioni della gemma, questa birifrangenza sará sempre più evidente. Tuttavia, non è sempre facile acquisire esemplari di grandi dimensioni, dato che questi sono estremamente rari e ricercati. Tutto ciò conferma anche la genesi di questo gioiello.

Un lungo cammino dal mantello terrestre

La maggior parte delle le gemme si formano nella crosta terrestre, che è il guscio più esterno della Terra sul quale poggiano i nostri continenti e gli oceani. Tra questi ci sono il mantello terrestre, che si distingue dalla crosta terrestre perchè costituito da rocce dalla densitá più elevata. Ad una profonditá irraggiungibile dall´essere umano, inizia il mantello, ovvero a circa 40 km sotto la superficie, dove si formano solo poche gemme. Una gemma nota di questa rara origine è il Diamante, ma anche il Peridoto proviene da una profonditá altrettanto impressionante. Il Peridoto appartiene al gruppo di minerali dell´olivina, che è possibile trovare molto spesso nel mantello terrestre. Ma non sempre la cristallizzazione dell´olivina da origine alla gemma che ci è nota come Peridoto, perchè l´olivina si può trovare in forme differenti.

Ma sorge spontanea una domanda: come riescono Peridoti e olivine, che si formano ad oltre 100 km di profonditá, ad arrivare in superficie, in modo tale da essere estratti? La spiegazione è pressochè chiara: il Peridoto arriva fino alla crosta terrestre attraverso il flusso di magma.

Pertanto, le diverse localitá di estrazione del Peridoto, spesso sulla carta geografica coincidono con i siti di formazione geologici. Si parla di luoghi che, nel passato, sono stati segnati da una forte attività vulcanica o sismica. Questi luoghi hanno tutto un loro fascino e storie interessanti, come quella che riguarda il peridoto e le sue varietá, che risalgono attraverso la crosta terrestre.

Dal Mar Rosso all'Himalaya

L'isola Zabargad, anche nota con il nome dell´isola di San Giovanni, si trova a 46 km di distanza dalla costa egiziana nel Mar Rosso ed è la più antica fonte conosciuta di Peridoti. La piccola isola è disabitata perchè non offre grandi possibilitá di vita: persino animali e piante vi trovano difficilmente un habitat. è dominata da un promontorio alto 235 metri e denominato “La collina del Peridoto”. Anche se questa varietá di Peridoto, denominato Peridoto Zabargad, viene trovato prettamente in tutta l´isola, la maggioranza degli esemplari proviene dalla sua zona collinare. L´isola si è formata, cosí come lo stesso Mar Rosso, attraverso la deriva delle placche tettoniche del continente arabo e africano. Nel corso di questa deriva, il Peridoto contenente olivina, si è mosso dalla profonditá del mantello terrestre per raggiungere la superficie e dare origine a questa isola. Zabargad è la più famosa fonte di Peridoti, perchè solo raramente è possibile trovare dei peridoti di grandi dimensioni in altri luoghi.

Proprio uno degli esemplari più grandi di Peridoto fu estratto esattamente qui, nell´isola di Zabargad. Si tratta incredibilmente di una pietra preziosa di 310 carati che è custodita nel Museo Smithsonian di Storia Naturale a Washington DC (USA). Di certo una differenza ancor maggiore di quella esistente tra le località di estrazione del Peridoto Zabargad e del Peridoto Kashmir non sarebbe possibile.

Da un lato c´é la piccolissima Isola nel Mar Rosso, dall´altro troviamo “Il tetto del mondo”, la ben nota montagna di circa 4000-5000 metri in cui viene cercato il Peridoto.

A causa della difficile posizione dei giacimenti in alta montagna, l´estrazione del Peridoto è possibile solo in alcuni mesi dell'anno. Anche il Peridoto Kashmere è disponibile in alte carature e la sua tonalitá intensa di verde lascia col fiato sospeso. A causa del percorso complicato che il Peridoto affronta per raggiungere la superficie, la maggioranza degli esemplari estratti dipende in prima linea dal modo in cui si procede per la ricerca delle gemme. Alcune miniere, come Zabargad e Kashmere, sono fonti di gemme dalle grandi dimensioni, dato che lì i Peridoti sono protetti e racchiusi da grandi involucri che riescono a portare la pietra preziosa intatta in superficie. In altri giacimenti si trovano solo gemme di piccole dimensioni, poichè probabilmente questi giacimenti si sono originati in maniera irregolare: ad esempio i Peridoti provenienti dall´Arizona negli Stati Uniti o dalla Manciuria in Cina, vengono estratti da crateri di antichi vulcani. Quindi molto spesso gli esemplari di Peridoto sono piccoli e di pochi carati, proprio perché, probabilmente, durante l´attivitá vulcanica le pietre vengono frantumate in piccole parti.

Facile da abbinare

Per via di queste proprietà il Peridoto è una pietra ideale per coloro che sono particolarmente attenti alla moda e per tutti i nati nel mese di Agosto. I suoi colori si adattano perfettamente all´outfit estivo e grazie alle varie dimensioni, si può trovare un Peridoto per ogni occasione. Si può scegliere un anello per una occasione importante, quale anche un fidanzamento, tra gli anelli con Peridoto Kashmere, la cui doppia rifrazione dona un´aura particolare o nel design cluster (a grappolo) dove le gemme brillano come lampadine di un lampadario! Insomma lasciatevi incantare dal Peridoto e dalla infinita varietá che può offrirvi.

Interessante 1: il Peridoto appartiene alla categoria delle gemme cosiddette “idiocromatiche” o anche dotate-di-colore-proprio. Ciò significa che l´elemento responsabile del colore della pietra preziosa, nel caso specifico del Peridoto, è il ferro. Per questo il Peridoto ha un colore verde. Una simile scala con poche tonalità di un unico colore è una vera rarità nel mondo delle gemme.

Interessante 2: da Zabargad provengono non soltanto le gemme più grandi, ma anche gli esemplari di Peridoto più antichi. Sembra che qui vengano estratte pietre preziose che risalgono ad oltre 3500 anni fa. L´ultima volta che si sono ricercate regolarmente le gemme in questa zona, è stato all´inizio del XX secolo.

Settembre

Zaffiro

Zaffiro

Zaffiro – Un vero classico nel mondo delle gemme

Ogni amante dei gioielli prova un enorme attrazione per lo Zaffiro. In esso si uniscono in modo unico tradizione e modernitá, in una gemma rara e complessa allo stesso tempo, che nonostante la sua grande notorietá continua sempre a stupire. Lo Zaffiro, grazie alla sua popolaritá appartiene ai „grandi quattro“ del mondo delle pietre preziose, insieme con Diamante, Smeraldo e Rubino.

I due „fratelli“ Rubino e Zaffiro fanno parte della varietá del minerale Corindone: solo i Corindoni con toni rossi ben definiti vengono chiamati Rubini, e anche se lo Zaffiro è tradizionalmente di colore blu, tutti i Corindoni non rossi vengono classificati come Zaffiri. Il Corindone è un minerale appassionante, e nonostante sia presente in ognuno dei sei continenti, è possibile estrarre gemme di qualitá solo in alcuni Paesi. Perchè si cristallizzi, il Corindone ha bisogno di temperature e condizioni di pressione che si trovano in grosse profonditá (fino a 50 km al di sotto della superficie terrestre). Inoltre è necessario che vi siano speciali condizioni chimiche dell´ambiente, anche se il Corindone possiede in realtá una struttura chimica molto semplice. E´ formato semplicemente da ossido di Alluminio, ovvero la composizione di Ossigeno e Alluminio, due degli elementi principali della crosta terrestre. Teoricamente, la probabilitá che il minerale Corindone si cristallizzi è molto grande, ma la natura non funziona mai in maniera cosí semplice. Il Corindone si forma solamente dove non è presente l´elemento Silicio o dove è presente in piccole quantitá. Per questi motivi il Corindone è un minerale relativamente raro.

Colorato come l´arcobaleno

Per i designer di gioielli di tutto il mondo lo Zaffiro è sicuramente una pietra preziosa dalla grande attrattiva, disponibile in tutti i colori dell´arcobaleno. Questi fantastici colori sono dovuti alla composizione chimica dello Zaffiro. I Corindoni puri di solito si presentano incolore, ma lo Zaffiro prende i suoi colori da tracce di elementi minerali. Le pietre preziose con questa proprietá, il cui colore è causato da elementi esterni, vengono chiamate in gergo „allocromatiche“ (colorate da agenti esterni). Gli Zaffiri blu possiedono ad esempio Ferro e Titanio, due elementi che non fanno parte della struttura cristallina dello Zaffiro, ma che sono comunque diventati parte costituente della gemma. A seconda dell´angolo di visuale uno Zaffiro può avere una grande differenza di colori, e questo può diventare un´ardua sfida per i tagliatori di gemme, che devono adottare il miglior processo possibile per effettuare un taglio efficace. Inoltre, il colore della pietra grezza non è soltanto l´unica difficoltá a cui un tagliatore va incontro, infatti lo Zaffiro è anche una gemma di straordinaria durezza, ben 9 punti su 10 sulla scala di Mohs, che lo rende uno tra i minerali più duri, secondo solo al Diamante.

A voi la scelta…

Le molte varietá di Zaffiro sono particolarmente interessanti per i collezionisti di gemme rare e per gli amanti delle grandi colorazioni. Alcuni degli Zaffiri colorati sono certamente più rari dello Zaffiro blu, e non sorprende quindi che ad esempio lo Zaffiro bianco sia cosí raro, poichè spesso piccoli frammenti di minerali esterni ne modificano il colore. Tra gli Zaffiri colorati è bene citare lo Zaffiro Padparadscha, uno tra i più preziosi, rari e belli. Il suo colore ricorda quello dei fiori di Loto, e mostra un mix di delicati rosa, arancio, rosso e giallo pastello. Ma tra tutti questi colori sicuramente il più famoso è lo Zaffiro blu. Non è un caso infatti, che il nome dello Zaffiro provenga dal latino „sapphirus“, che può essere tradotto in italiano come „blu“.

Ottobre

Opale

Opale

Le „quattro grandi“ del mondo delle gemme hanno un nome familiare : Diamante, Smeraldo, Rubino e Zaffiro. Entrambe le Pietre di nascita del mese di Ottobre possono però rivendicare di essere direttamente dietro alle prime quattro posizioni. Sebbene Opale e Tormalina abbiano una composizione gemmologica differente, hanno una cosa in comune, ovvero di essere due gemme estremamente popolari e richieste.

Entrambe le famiglie di pietre preziose possiedono una vasta gamma di colori, e ogni gruppo fa parte delle pietre preziose più care del mondo.

Opale – Fenomeno della natura

La variegata famiglia degli Opali presenta gemme completamente diverse tra loro, e ognuna di esse mostra una bellezza unica. Ad esempio per l´Autunno risaltano i caldi e lucenti Opali di Fuoco, che prendono il nome a causa del loro ardente colore. Nel mondo delle gemme sono tuttavia più famosi gli Opali con i giochi di colore, ovvero che mostrano lampi in tutti i colori dell´arcobaleno rendendo ogni esemplare diverso dall´altro. Gli Opali vengono trovati in cavitá o crepe di rocce sedimentarie di Silice o di rocce vulcaniche e si formano quando l´acqua passa su queste rocce e si arricchisce di Silice trasformandosi dopo un lasso di tempo in gel colloidale che poi si solidifica in piccole sferette di biossido di silicio allineate a formare una sorta di reticolo a piramide; per questo ogni Opale è composto di acqua in una percentuale che va dal 6% fino al 10%. Questo processo è uguale per tutte le varietá di Opali mentre per quanto riguarda i giochi di colore, essi sono causati dalla luce che si riflette tra gli spazi delle sferette creando fantastiche composizioni una diversa dall´altra. Per quanto riguarda gli Opali senza giochi di colore come ad esempio l´Opale di Fuoco le sferette di biossido di silicio sono disposte in modo più casuale.

Tormalina

Tormalina

Tormalina – La pietra preziosa dell´arcobaleno

Quando si parla di Tormalina, si intende non solo la gemma in se ma la famiglia di Tormaline di cui è possibile trovare più di 100 colorazioni differenti. La sua complessa composizione chimica, dona alla Tormalina incredibili tonalitá di colore.

Generalmente le Tormaline sono in stretto collegamento agli elementi Boro e Silicio, che possono interagire con una grande quantitá di altri elementi. Questi elementi sono molto importanti per la colorazione delle Tormaline. Nonostante siano presenti in natura tantissime varianti di ogni colore immaginabile della famiglia delle Tormaline, putroppo molte di queste sono straordinariamente rare e spesso non sono di buona qualitá.

Tra tutte le varianti di colore, ne esistono due in particolare, che per la loro combinazione di bellezza e raritá vengono vendute a prezzi elevati: le Tormaline rosse e rosa, che godono di grande popolaritá in alcuni Paesi asiatici e inoltre una Tormalina chiamata come il primo luogo di ritrovamento, ovvero la Tormalina Paraíba, con le sue straordinarie tonalitá blu-verde pastello, ad oggi una delle pietre più richieste e più care del mondo. Sono molto comuni anche i cristalli di Tormalina, che possono mostrare più colori o diverse nuance di un colore.

Novembre

Citrino

Citrino

Il Citrino è insieme al Topazio una delle Pietre del Mese di Novembre. Questa varietá di Quarzo mostra un affascinante tonalitá di giallo, che si colloca perfettamente tra il sostanzioso giallo oro e i più tenui color pastello. Deve il suo nome proprio a questi toni di giallo che ricordano il limone, infatti, la parola citrino deriva dal francese „citron“, che significa appunto limone.

E´presente in differenti varietá che coprono tutto lo spettro del giallo, incluse arancio o verde: come avrete capito, la cosa píu importante per un Citrino è il suo colore.

Amato da secoli

Il Citrino è conosciuto in Europa fin dall´antichitá, e veniva spesso utilizzato come talismano. In tempi moderni, durante l´epoca Vittoriana (1837-1901), il citrino ha goduto di un periodo di massimo splendore. La regina britannica Vittoria era secondo alcuni racconti una vera amante dei Citrini. In questa epoca vennero fatti commissionare molti gioielli con Citrino, che venivano erronamente chiamati col nome di „Topazi d´Oro“. Questa confusione di nomi non ha comunque influito sulla popolaritá di questa gemma. Nella moda, la predilezione per i colori ha costantemente avuto dei mutamenti nel tempo, ma il giallo del Citrino è rimasto sempre in gioco, poichè i gioielli con colori accesi sono da sempre molto richiesti, e oggi come un tempo, le persone amano indossare colori freschi.

L´origine del colore

Gli affascinanti colori del Citrino, una varietá della famiglia dei Quarzi, sono dovuti ad atomi di Ferro che penetrano nel cristallo grezzo incolore, che si tramuta in giallo. In rari casi gli atomi di Ferro fanno assumere al Quarzo il colore violetto, formando in questo modo un´Ametista, un vero regalo di Madre Natura. Naturalmente esiste in natura una gemma rara che comprende entrambe le colorazioni di un Quarzo, ovvero l´Ametrina. Formata di solito dai diversi gradi di ossidazione del ferro nel Quarzo, o da altri tipi di influssi ambientali, questa gemma mostra nei suoi cristalli due differenti colori, il giallo del Citrino e il viola dell´Ametista. Non stupisce quindi la denominazione „Ametrina“, che proprio come la gemma, è un mix di queste due varietá di Quarzo.

Topazio

Topazio

Nella famiglia minerale dei Topazi esistono infinite varietá di colori, conosciute fin dai tempi antichi. Esistono varietá in bianco, giallo, arancio, rosso, rosa, blu, verde, viola e molte altre ancora. I colori di un Topazio si formano grazie agli elementi Ferro e Cromo o tramite tecniche di lavorazione della pietra preziosa.

Il colore, la purezza sconvolgente e lo splendente lustro non lasciano dubbi sulla bellezza del Topazio, e se questo non bastasse, basti pensare che ogni esemplare possiede il pleocroismo (la variazione di colore che si manifesta osservando la gemma da varie direzioni).

Conosciuta fin dagli antichi

Esistono varie teorie riguardo l´origine del nome del Topazio. Una teoria sostiene che provenga dall´antico Sanscrito „tapaz“, che in italiano può essere tradotto come „fuoco“. Un altra tesi sostiene che provenga da un antica isola greca, l´isola di Topazios. Questa isola fu chiamata in seguito Zabargad o anche Isola di San Giovanni. Zabargad è stata probabilmente nell´antichitá la più importante miniera di Peridoti. Entrambe queste pietre preziose vennero spesso scambiate e anche l´autorevole Scienziato George Frederick Kunz (1856 - 1932) nel suo famoso libro „The Curious Lore of Precious Stones“ tratta il Peridoto e il Topazio come una gemma unica. Al giorno d´oggi gli strumenti tecnologici ci permettono di distinguere molto bene le diverse famiglie di Minerali e le loro differenti varietá.

Il Topazio imperiale

Il Topazio più prezioso è e rimane il Topazio Imperiale, che si presenta di un eccezionale colore giallo-arancio. Questa colorazione è al 100% naturale e insieme al marcato pleocroismo, il Topazio Imperiale mostra una fantastica sinfonia di Giallo e Oro, che impressiona certamente ogni osservatore.

Dicembre

Tanzanite

Tanzanite

La Tanzania è una terra bellissima, non soltanto per la ricchezza della sua natura, ma anche per la diversitá di culture presenti. Alcuni esempi possono essere le diverse zone climatiche dell´imponente Kilimangiaro, l´estensione della pianura Serengeti o la tradizionale isola delle spezie di Zanzibar. Questo Paese si trova di fronte all´Oceano Indiano, nell´Africa occidentale, e confina con il Kenya e l´Uganda a nord, e con Malawi, Zambia e Mozambico a sud.

Non è una sorpresa che un Paese cosí bello e vasto come la Tanzania doni delle pietre preziose altrettanto affascinanti.

Origini

Per molto tempo, è esistito solo un posto nel mondo, dove le meravigliose Tanzaniti venivano estratte: la miniera Merelani in Tanzania. Si trova nel nord del Paese, sulle montagne di Lelatema, a sud-est della cittá di Arusha. Questa miniera è divisa in 4 blocchi (A, B, C e D), in cui diverse aziende possono estrarre la pietra grezza. Ad esempio, la nostra Tanzanite proviene dal blocco D, quello con il più elevato contenuto di Vanadio, ovvero l´elemento che dona ai cristalli di Tanzanite un intenso colore blu, e che lo rende una delle pietre più affascinanti sul mercato.

Un blu unico

Il suo colore impressiona il mondo dei gioielli da più di 50 anni. La Tanzanite possiede un effetto speciale da osservare : il pleocroismo. Con pleocroismo si intende la variazione di colore che si manifesta osservando la gemma da varie direzioni. I colori tipici della Tanzanite sono il blu, un porpora dai toni bluastri, blu-violetto, porpora, viola o una combinazione di queste tonalitá. Un altro effetto speciale è il suo movimento di colore, blu alla luce del giorno, e toni di viola e porpora quando illuminata da una candela.

La Tanzanite Camaleonte

Come giá molti sapranno, esistono anche meravigliose varietá di questa Zoisite in altri colori. Queste pietre preziose „non blu“ vengono chiamate anche „Tanzaniti Fancy“. Una varietá che contiene al suo interno tutti questi colori fancy come il verde, il giallo o il rosa è la Tanzanite Camaleonte. Questa pietra preziosa beneficia del suo forte pleocroismo e a seconda dell´angolo di visualizzazione mostra un blu intenso, leggero o argenteo insieme a diverse altre tonalitá. Ad esempio la nostra Tanzanite Camaleonte proviene dal blocco C della miniera di Merelani, conosciuto per essere il posto con la miglior qualitá di Tanzaniti Fancy. In termini di valore una Tanzanite Fancy è quasi l´equivalente di una Tanzanite AAA. Inoltre gli esemplari dai colori fancy sono molto più rari dei „classici“ esemplari in blu-violetto, anche se tuttavia la Tanzanite classica ha ancora molti più estimatori rispetto ad altre varietá fancy, che ancora non hanno raggiunto un cosí alto profilo.

Turchese

Turchese

I Turchesi si formano da fosfato di alluminio contente rame e possono avere sfumature di colore blu chiaro, verde-blu o verde mela. (gli elementi coloranti sono rame o ferro). La maggior parte dei corpi delle gemme sono opachi (non trasparenti) e vengono ornati da diversi motivi, che rendono ogni Turchese un esemplare unico. Questa cosiddetta „matrice“ è formata anche da altri minerali come la Pirite (conosciuta anche erroneamente come „Marcassite“) o composizioni rocciose come la Limonite.

La „pietra turca“ (il nome proviene probabilmente dalla rotta commerciale dalla Persia attraverso l´odierna Turchia verso la Francia) cresce in grandi quantitá nei crepacci o nei rivestimenti e nelle venature delle rocce incassanti. La più grande e antica miniera, nel Sinai / Egitto (4000 a.c.), è da lungo tempo esaurita, per questo questa pietra molto conosciuta viene oggi estratta in Iran, Afghanistan, Argentina, Australia, Brasile, Cina, Israele, Messico, Tanzania e U.S.A..

Al contrario della Tanzanite, il Turchese è una pietra con una lunga ed estesa tradizione: dal primo giacimento in Sinai fino ai gioielli creati dagli indigeni americani. Alcuni reperti archeologici indicano che il Turchese veniva usato, circa 5000 anni fa in Egitto, come ornamento per le pietre tombali, e anche alcune tribù Atzeche dell´America Centrale erano solite ornare le maschere da cerimonia con questa interessante gemma. Dal XIII secolo questa gemma popolare, grazie alla sua bellezza, veniva utilizzata anche come moneta in Nord e Sudamerica da Aztechi, Maya, Anasazi, Zuñi, Navajo ed Apache. In Europa invece, il Turchese cominciò ad essere apprezzato fin dal Medioevo, e ancora oggi mantiene inalterato il suo grande valore.

Zircone

Zircone

Per il mese di Dicembre sono presenti ben tre Pietre di Nascita. Il Turchese è da secoli una delle pietre più amate, cosí come la Tanzanite è una delle pietre più famose degli ultimi 50 anni, e allo stesso tempo lo Zircone è una delle pietre preziose più importanti e imitate del mondo.

Infatti negli anni ´70 diventò molto popolare un´imitazione del Diamante chiamata Zirconia. La somiglianza tra questi due nomi ha creato spesso confusione, ma non bisogna confondere la bellezza, la durevolezza e la raritá di questa gemma naturale con una pietra sintetica.

Colori incredibili

E´possibile trovare lo Zircone in molti colori, anche se le varietá più popolari sono sicuramente quelle blu e bianche (incolori). Uno dei più interessanti esempi di queste varietá è il leggendario Zircone Ratanakiri, che deve il suo nome al luogo di provenienza, una cittadina nel sud-est della Cambogia. Questa pietra preziosa stupisce con il suo intenso color neon, inimitabile anche da parte di altre gemme blu come lo Zaffiro e l´Acquamarina. Questo fa dello Zircone Ratanakiri non solo un membro della famiglia delle pietre preziose, ma anche un esempio unico di bellezza e raritá. Ogni Zircone possiede, indipendentemente dal suo colore, incredibili qualitá ottiche, che ha in comune soltanto con il Diamante : fuoco e brillantezza. La luce incidente viene divisa nello spettro di colori e riflessa. Se si prova a mettere uno Zircone sotto la luce diretta sará possibile osservare come la luce generi nelle sfaccettature degli splendidi motivi di colore.

Il più antico minerale del Mondo

I gioielli con Zircone attirano sicuramente l´attenzione. Ma il fascino che possiede un amante dei gioielli per i suoi esemplari preferiti va ben oltre la semplice apparenza. Ogni storia e ogni emozione sono collegate alla pietra preziosa che viene indossata, e pensate a quante esperienze si potrebbero raccontare su una gemma riconosciuta come la più antica del Mondo! Nel 2014, in un allevamento di pecore in Australia, è stato scoperto un cristallo di Zircone risalente a 4,4 miliardi di anni fa, che dimostra che la Terra in quel momento si stava trasformando da una palla di roccia fusa ad una superficie congelata in grado di sostenere la vita. L´idea che questo singolo granello di Zircone possa essere usato per determinare la storia della Terra è sicuramente per molti motivo di fascino.

 

La pietra portafortuna del mese di gennaio è il Granato, che può funzionare, tra l'altro, anche come segnale di sfortuna nel momento in cui la pietra perde il suo splendore; l`Ametista, altra pietra portafortuna, al contrario, secondo la tradizione sembra donare protezione contro l'ebbrezza. La tanto amata Acquamarina è nota per alcune singolari proprietá, che, secondo gli antichi, avevano un influsso positivo utile a calmare le ire del dio del mare Poseidone. A tal proposito si narra che i naviganti erano soliti caricare a bordo amuleti di Acquamarina in modo tale da assicurarsi un viaggio sicuro. I Diamanti venivano un tempo impiegati dai sommi sacerdoti di religione ebraica allo scopo di riconoscere in un imputato, ad esempio, il suo grado di colpevolezza o meno. Allo Smeraldo, anch´essa pietra dello zodiaco, viene associata anche la proprietá di donare sollievo agli occhi.

Le tre pietre del mese di giugno sono tutte dotate di differenti caratteristiche: l'Alessandrite veniva spesso indossata allo scopo di fortificare la propria capacitá di intuizione; la Pietra di Luna, invece, aveva lo scopo di potenziare la capacitá di vedere il proprio futuro in sogno. Nel Medioevo i cavalieri credevano che le Perle proteggessero da malanni e sciagure.

La pietra portafortuna, del mese di luglio- il Rubino- secondo la tradizione ha il potere i conferire lunga vita. Anche al Peridoto venivano attribuiti straordinari poteri: i benefici di una medicina aumentavano la loro efficacia se, ad esempio, la si assumeva bevendo da un calice di Peridoto. Si pensava dello Zaffiro che potesse portare pace, saggezza e gioia. Nel corso della storia l'Opale era riconosciuto come la pietra che recava con sè bellezza, successo e fortuna. La Tormalina- altra pietra dello zodiaco del mese di ottobre- si riteneva potesse avere diverse proprietá soprannaturali, a tal riguardo la Rubellite, varietá della Tormalina, era ad esempio considerata pietra della seduzione. Nel mese di novembre il Citrino proteggeva dai cattivi pensieri e il Topazio allontanava gli incantesimi indesiderati. La Tanzanite è nota dal 1967 e non le sono state ancora attribuite qualitá particolari. Al contrario il Turchese è noto per avere benefiche proprietá, quali ad esempio il potere di accrescere il benessere. L´altra pietra portafortuna attribuita al mese di dicembre è rappresentata dallo Zircone e si dice che funzioni come segnale di pericolo, nel momento in cui perde di lucentezza.

Gli estimatori delle pietre preziose avranno ora sicuramente degli ottimi motivi per acquistare l'intera collezione delle gemme ed indossarle durante tutto l'anno.

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